Report 2020 sull’e-commerce in Italia

Report e-commerce 2020 Italia

L’e-commerce nel 2020 è ad un punto di svolta. Le previsioni stimavano una crescita a due cifre, come ormai da quindici anni in Italia ma l’effetto Coronavirus cambierà le carte in tavola. Settori storicamente primi assoluti in classifica come il Turismo scenderanno per la prima volta. Mentre altri come i Centri Commerciali e l’Alimentare vedranno crescite a tre cifre. Il problema della crescita per alcuni operatori nel 2020 non saranno i clienti, ma la capacità logistica di fargli fronte. La Casaleggio Associati ha presentato il report sulle vendite online in Italia.

Il Report 2020 sull’e-commerce in Italia, giunto alla XIV edizione, ha analizzato i dati relativi alle vendite online nel 2019 che registrano una crescita del fatturato del 17% per un totale di 48,5 miliardi di euro. Agli italiani acquistare online piace. Il 76% dei consumatori acquista da mobile, il 98% ha acquistato almeno una volta sui marketplace e oltre 31,6 milioni di persone nel 2019 hanno acquistato online da siti esteri, in particolare da Cina, UK, Stati Uniti e Germania.

Le aziende e-commerce italiane che vendono all’estero sono state il 61% (+5% dallo scorso anno), mentre il 39% vende solo in Italia. La carta di credito è il mezzo di pagamento più diffuso (28%), seguita dai digital wallet (23%), dal bonifico (19%), dal pagamento alla consegna (17%), pagamento via mobile (7%) e altri per il 6%.

Report e-commerce in Italia nel 2019

Nel 2019 il Tempo libero è stato il settore più importante per l’e-commerce (rappresenta il 42,7% del fatturato totale), seguito dal Turismo (25,6%). Il primo cresce del 21% rispetto all’anno precedente, mentre il turismo che è un settore maturo in termini di e-commerce del 7%. I centri commerciali rappresentano il 15,5% con una crescita del 25%. Gli altri settori rappresentano tutti dati più bassi del 5% dello share e raggiungono complessivamente il 16,2% del totale del fatturato. Le Assicurazioni, che crescono del 4% in fatturato, rappresentano il 4,6% dello share. Salute e bellezza cresce del 27%, seguendo il trend dello scorso anno ma rappresenta ancora solo lo 0,4% sul totale. Casa e arredamento cresce del 25% e arriva a rappresentare lo 0,9% del totale. Alimentare cresce del 19%, grazie sia al food delivery che al largo consumo, e rappresenta il 3,1% del totale. Elettronica di consumo cresce del 17% (3,3% del totale), Moda cresce del 16% (2,1% del totale), Editoria dell’11% (1,8% del totale) dove più di un libro su quattro oggi viene venduto online.

Casaleggio: “E-commerce, siamo ad una svolta epocale “

“Da 15 anni l’e-commerce in Italia cresce a doppia cifra – spiega Davide Casaleggio, Presidente della Casaleggio Associati – ma negli ultimi mesi è stato registrato un calo fortissimo di transazioni in settori fino ad oggi dominanti on-line quali il turismo, a favore di altri fino a questo momento considerati marginali come l’alimentare che ha avuto una crescita a tre cifre. Ci troviamo di fronte ad un cambiamento epocale che durerà nel tempo e che modificherà fortemente l’economia e l’organizzazione del business di molte aziende oltre che la società intera. Se fino ad oggi era normale ricevere una pizza a casa, da oggi in poi sarà normale ricevere anche un cacciavite”.

Il Report 2020 sull’e-commerce in Italia segnala una crescita il settore Salute e Bellezza, soprattutto grazie al pharma, e l’Editoria, grazie ai contenuti in streaming. L’elettronica non si ferma e vede crescere in particolare gli acquisti di laptop, notebook, stampanti, e piccoli elettrodomestici, ma con scontrini più bassi. Il settore Moda subisce un impatto negativo dovuto alla mancanza di necessità del prodotto che impatterà su tutto l’anno. Il tempo libero sta subendo l’influenza della limitazione delle opportunità di gioco fisiche. Gli ordini di giocattoli sono aumentati considerevolmente, così come di accessori per gli hobby casalinghi o gli ordini di sex toys. L’acquisto di articoli sportivi è limitato, mentre il comparto eventi subisce un impatto fortemente negativo a causa della sospensione degli stessi. Fanalino di coda il turismo.

E-commerce, prospettive 2020 per settori

E-commerce, cosa attenderci dal 2020

Al netto delle categorie merceologiche in crisi e del calo generalizzato dei consumi, il 2020 è l’anno in cui tutti gli italiani scoprono la possibilità di acquistare online. Gli operatori che sapranno interpretare questo momento potranno raccogliere nuovi clienti da fidelizzare nel tempo. Il 2020 sarà anche l’anno in cui molti esercenti apriranno il canale online inizialmente per poter smaltire il magazzino dei negozi chiusi, ma in seguito per poter competere in un nuovo spazio di domanda che si sta creando: l’acquisto online anche dai negozi locali.

Cresce ancora il mercato dell’e-commerce in Italia nel 2018

e commerce italia 2018
Il mercato dell’e-commerce in Italia nel 2018 crescerà ancora. Secondo le stime diffuse da Netcomm e School of Management del Politecnico di Milano l’eCommerce del settore B2c in Italia supera i 27,4 miliardi di euro (+16% rispetto al 2017). Rispetto all’anno scorso gli acquisti online di prodotti cresceranno di 3,8 miliardi di euro in 12 mesi, un valore di crescita mai registrato prima. A livello mondiale nel 2018 il valore degli acquisti online dovrebbe superare i 2.500 miliardi di euro (+20% rispetto al 2017). La Cina si conferma il primo mercato, con oltre 1.000 miliardi di euro (+19% rispetto al 2017) e un tasso di penetrazione dell’online sul totale retail pari al 18%. Seguono gli USA con 620 miliardi di euro (+12%) e 17% di penetrazione e l’Europa con 600 miliardi di euro (+12%) e 10% di penetrazione. L’e-commerce in Italia nel 2018 ha venduto prodotti per un valore di 15 miliardi di euro (+25%), mentre i Servizi 12 miliardi (+6%). Il Turismo (9,8 miliardi di euro, +6%), si conferma il primo comparto dell’eCommerce. Tra i prodotti, si consolidano Informatica ed elettronica di consumo (4,6 miliardi di euro +18%) e Abbigliamento (2,9 miliardi, +20%).  Crescono a ritmi molto interessanti Arredamento (1,4 miliardi, +53%) e Food&Grocery (1,1 miliardi, +34%). “In Europa, l’Italia è ancora lontana dai principali mercati eCommerce, come ad esempio Francia, Germania e Regno Unito – commenta Alessandro Perego, direttore scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano -. Lo sviluppo del nostro mercato deve passare in prima battuta dal potenziamento nell’offerta del Food&Grocery. Nonostante l’ingresso di diversi player locali e internazionali in questo settore, l’offerta non è ancora capillare. Oggi 4 italiani su 5 non possono ancora effettuare online la spesa da “supermercato” con un adeguato livello di servizio”.

Come sta evolvendo il mercato dell’e-commerce in Italia

L’incremento dell’eCommerce in Italia nel 2018 si deve a dinamiche differenti. Se da un lato i prodotti continuano a crescere con un ritmo sostenuto (+25%), dall’altro lato ci sono i servizi che, entrati in una fase di maturità, hanno rallentato la crescita (+6%).” “Il tasso di penetrazione degli acquisti online sul totale retail, grazie alla crescita più sostenuta rispetto al canale fisico – spiega Valentina Pontiggia, Direttore dell’Osservatorio eCommerce B2c -, guadagna anche quest’anno un punto percentuale, raggiungendo il 6,5%. L’eCommerce, pur avendo un peso assoluto ancora ridotto, si sta appropriando quasi integralmente dell’aumento dei consumi. La penetrazione media passa dal 4% (2017) al 5% (2018) nei prodotti, mentre si avvicina al 10% nei servizi”. Rimangono però significative le differenze tra i diversi comparti merceologici: si passa dal 34% nel Turismo e trasporti e dal 24% nell’Informatica ed elettronica allo 0,8% nel Food&Grocery. Nel mezzo troviamo Assicurazioni, Arredamento e home living, Abbigliamento ed Editoria con penetrazioni comprese tra il 5% e il 15%.

Bene export, grazie alle vendite e-commerce dell’abbigliamento

Nonostante l’elevata richiesta di prodotti italiani all’estero, l’export digitale fatica ancora a decollare, soprattutto in alcuni settori (Arredamento e home living, Food&Grocery). Tra le cause le alte complessità operative (in primis onerosità delle attività logistico-distributive) e legislative.  Nel 2018 l’Export, inteso come il valore delle vendite da siti italiani a consumatori stranieri, vale 3,9 miliardi di euro e rappresenta il 16% delle vendite eCommerce totali. I Servizi, pari a circa 1,3 miliardi di euro (+6% rispetto al 2017), sono spinti dal settore Turismo, grazie ad alcuni operatori del trasporto. I prodotti, grazie a una crescita dell’11%, valgono 2,6 miliardi di euro e rappresentano il 68% delle vendite totali oltre-confine. L’Abbigliamento è il principale comparto nell’esportazione e costituisce circa i due terzi dell’Export di prodotto.